Il vero genio dei leader tecnologici

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29 Novembre 2022

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Versione breve 45
Storia dell'innovazione

Quando è stato il momento di inventare la ferrovia, è nata la prima ferrovia. L’ innovazione non è altro che l’unione di idee e tempi. Per centinaia di anni, la gente ha osservato e analizzato l’azione di una pressa a vite o il movimento di una chiave d’acero roteante. A un certo punto, dall’unione di questi due strumenti, è nato l’elicottero. Ma non è stato inventato subito! Nessuno ha pensato immediatamente all’invenzione finale fino a quando qualcun altro prima non ha scoperto leghe leggere di metalli, tecniche di raffinazione dei combustibili fossili e motori a combustione interna. Una volta che tutti questi elementi sono stati studiati e realizzati, solo allora tante persone, lavorando anche indipendentemente, inventarono l’elicottero.

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Quando è stato il tempo delle ferrovie, sono state realizzate le ferrovie. Ci è voluta un po’ di creatività per inventare la ferrovia, ma la creatività è un elemento che non manca nella mente umana. La creatività da sola però non può creare nulla. È sempre necessario il contributo di altre persone che pongono le basi e il substrato per una successiva invenzione.

Un tempismo fortunato

Parliamo così di un tempismo fortunato. Se otteniamo il brevetto per l’invenzione della radio non significa che da soli abbiamo inventato la radio. Significa piuttosto che abbiamo avuto la fortuna di essere vissuti quando tutte le tecnologie alla base della nostra invenzione erano già state inventate e che abbiamo “battuto sul tempo” tutti gli altri presentando per primi l’invenzione all’ufficio brevetti.

La storia di Google e Microsoft

La teoria del tempismo fortunato dell’innovazione spiega molti successi e fallimenti dei fondatori di “mitologiche” aziende tecnologiche. Spiega, per esempio, come Google ha potuto creare un fantastico motore di ricerca e allo stesso tempo lanciare una serie di prodotti fallimentari, come G +, Google Video o Stadia. Le storie di successo di Google (la sua piattaforma mobile, la sua suite collaborativa di prodotti per ufficio, la sua tecnologia di gestione dei server, la sua piattaforma video, ecc.) sono tutte frutto di acquisizioni.

Oltre al motore di ricerca, Google ha avuto solo altri due successi “in-house”: il grande clone di Hotmail (Gmail) e Google Foto (utilizzato da più di un miliardo di persone ma solo con Android, un sistema operativo acquistato da altri).

Google non ha inventato la sua strada per il successo, ha “comprato” questa strada.

Questo è uno scenario ben noto. Ricordate Microsoft? Quando Homer Simpson fondò una società tecnologica nel 1998, Bill Gates “lo comprò”. Il processo culminò con i sicari di Gates che distrussero la fabbrica di Homer.

Anche Microsoft ha comprato la sua strada per il successo. La società non solo ha acquisito innumerevoli rivali, ma ha anche sfruttato il suo accesso ai mercati dei capitali per acquistare prodotti sottocosto in modo da impedire ad altre aziende di offrire prodotti concorrenti. Microsoft ha sfruttato il suo dominio – i sistemi operativi – per ottenere il predominio in altri ambiti come le suite di produttività e i browser.

Microsoft ha distrutto Netscape con queste tattiche, ma non ha cercato di usarle contro Google. Come mai? Cosa è successo? Un’umiliante e terribilmente costosa causa antitrust durata sette anni che ha quasi portato la società allo scioglimento. L’esperienza è stata molto pesante per Microsoft, mentre Google segnava una vittoria dopo una vittoria.

Ironicamente Microsoft doveva la propria esistenza a un altro monopolista. Dal 1970 al 1982 IBM è stato trascinato nella più costosa e lunga azione antitrust della storia americana, una situazione di stallo così estenuante che è stata soprannominata “antitrust del Vietnam.” Ogni anno, per 12 anni consecutivi, le spese legali di IBM hanno superato i costi dell’intera divisione antitrust del Dipartimento di giustizia degli USA (DoJ). IBM alla fine ha trionfato, ma ha imparato una lezione importante: non fare impazzire il Dipartimento.

Una delle cose che ha davvero fatto arrabbiare le istituzioni competenti? Unire gli hardware ai sistemi operativi. Ecco perché, quando IBM era pronta a lanciare il suo PC ha trovato una società esterna per sviluppare il sistema operativo. Quella società era MicroSoft e il sistema operativo era DOS.

La vera storia dell’innovazione

Le aziende dominanti sul mercato sostengono di mantenere la loro posizione attraverso “l’innovazione”. Le più grandi aziende tecnologiche del mondo hanno ridotto i loro reparti di ricerca e sviluppo nel corso degli anni, sostituendoli con fusioni, acquisizioni, contratti esclusivi e altri “trucchi”.

Il mito del fondatore della tecnologia come genio visionario copre una storia molto meno poetica: i fondatori in campo tecnologico hanno avuto fortuna una volta (o, in pochissimi casi, due volte) e poi hanno usato il loro accesso ai mercati dei capitali per impedire ad altre persone di avere fortuna nello stesso modo.

Non sono super geni che giocano a scacchi; sono persone ordinarie non più adatte di voi o di me a essere responsabili del destino tecnologico di milioni o miliardi di persone.

Il mondo ha avuto un importante ricordo di questo fatto quando il Delaware’s Court of Chancery ha rilasciato i messaggi di testo ed e-mail  di Elon Musk relativi alla sua caotica offerta di acquistare Twitter. È uno sguardo veritiero su cosa c’è dietro ai personaggi pubblici accuratamente costruiti di alcuni dei giocatori più ricchi e potenti della tecnologia.

Si scopre che quando questi ragazzi – quasi tutti i ragazzi – parlano tra loro, quando nessun altro ascolta, fanno quello che tutti noi facciamo: bluffano, inventano cose, invertono la rotta e fingono di non averlo fatto.

Charlie Warzel dell’Atlantic, scrivendo sulla questione, cita un “ex dirigente dei social media” che dice: “Tutti sembrano fottutamente stupidi”, e continua dicendo, “È davvero così che si fanno affari? Non c’è un vero pensiero strategico o analitico.  È solo emotivo e fatto senza alcuna preoccupazione reale per le conseguenze.” E ha ragione. I compagni di Musk gli dicono casualmente somme sbalorditive da pagare per l’acquisto: $250,000,000 da Mark Andreesen, un miliardo da Larry Ellison (che aggiunge, “… o qualunque cosa tu voglia”) e Musk risponde dicendo che introdurrà i retweet a pagamento con Dogecoin senza rendersi conto che “la blockchain su Twitter è impossibile.”

Warzel riassume così: “Il desiderio di emergere di Musk e la sua pigrizia nel fare affari rivelano qualcosa di più profondo su questo ecosistema di investimento e sul suo funzionamento. Guardando questi testi, sembra molto più facile capire il recente investimento di 350 milioni di dollari di Andreessen Horowitz nella nuova start-up immobiliare del fondatore di WeWork, Adam Neumann, o l’ammissione di Bankman-Fried che la maggior parte degli investimenti venture-capitalist non sono “l’esempio di mercati efficienti”.

Sei ricco? Allora sei intelligente

Il corollario di “se sei così intelligente, perché non sei ricco?” è “sei ricco, quindi devi essere intelligente.” Dopo tutto il fatto che questi sciocchi abbiano così tanti soldi deve significare che non sono poi così stupidi.

Se il modello di come funziona il business è che le persone brillanti fanno cose incredibili e si arricchiscono, allora essere ricchi significa che sei una persona brillante che fa cose incredibili. Ma se il successo è la combinazione di fortuna, tempismo e una volontà spietata di utilizzare i mercati dei capitali per impedire ai rivali di raggiungere i loro clienti, allora il denaro diventa una conseguenza di un genio sociopatico e non di un creativo.

Insieme per innovare il mondo digitale

Come abbiamo visto in questo articolo le storie di successo, le invenzioni che hanno cambiato le nostre vite sono il frutto della collaborazione tra uomini, della perfetta combinazione di intuizioni brillanti con le giuste tempistiche. Per secoli è stato così. 

In Synesthesia sosteniamo tutte quelle idee che puntano all’innovazione. Ogni giorno creiamo nuove soluzioni digitali di successo e occasioni di business grazie alla collaborazione sinergica con altre realtà. La nostra esperienza maturata in questi anni ci ha insegnato che tutto questo è possibile. Non ci sono limiti a quello che si può costruire insieme.


(Tratto da medium.com a cura di Cory Doctorow, tradotto da Synesthesia, in data 14 novembre 2022.Copyright © https://doctorow.medium.com/the-true-genius-of-tech-leaders-46d6e3439989 · all rights reserved).

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