Che cosa vuol dire whistleblowing? Come avviene la procedura di segnalazione? Quali sono i vantaggi per le aziende? In questo articolo cercheremo di indagare qual è il contesto legale al quale afferisce questo servizio e ti parleremo di Smartleaks, la soluzione realizzata da Synesthesia e Smart Flow che integra nei siti web aziendali procedure anonime e sicure per la segnalazione di illeciti e comportamenti non etici.
Il whistleblowing è uno strumento aziendale fondamentale tramite il quale dipendenti, collaboratori o soggetti esterni a un’azienda o organizzazione possono segnalare illeciti. All’interno di una segnalazione troviamo, infatti, due principali agenti coinvolti: il segnalante o whistleblower (che tradotto letteralmente vuol dire “colui che suona il fischietto”) e il segnalato, quindi l’azienda o l’ente pubblico che ha potenzialmente compiuto un illecito nei confronti del segnalante.
In questo rapporto tra segnalante e segnalato, colui che segnala l’illecito agisce in maniera attiva: scoprendo quindi un illecito, una possibile frode, un pericolo o qualsiasi cosa che possa recare danno o serio rischio a sé stesso, a terzi o all’azienda stessa, il segnalante denuncia tali comportamenti e si espone così al rischio di ritorsioni e molestie a livello personale e professionale.
La Direttiva Europea sul whistleblowing (2019/1937), in vigore a partire dal 17 dicembre 2021, prevede l’adozione di nuovi standard di protezione a favore dei segnalanti. Il whistleblowing può essere effettuato da un dipendente dell’azienda o da una terza parte, come per esempio un fornitore o un cliente. È possibile effettuare una segnalazione tramite canali interni all’azienda, in questo caso si parla di whistleblowing “interno”, oppure tramite l’autorità giudiziaria, i media o le associazioni competenti, in questo caso si parla di whistleblowing “esterno”.
Come riporta l’Art. 54-bis del D.Lgs del 30 marzo 2001, il dipendente o il soggetto esterno possono fare una segnalazione all’ANAC (Autorità Nazionale Anti-Corruzione) ed è possibile comunicare gli eventuali comportamenti ritorsivi qualora l’azienda lo abbia ostacolato nel processo. L’identità del segnalante non può essere rivelata fino alla chiusura della fase istruttoria o salvo esplicito consenso del segnalante.
L’ANAC, dal canto suo, adotta precise linee guida relative alle procedure per la presentazione e la gestione delle segnalazioni. Qualora l’illecito venisse accertato, l’autorità competente può applicare una sanzione amministrativa che va dai 5.000 ai 30.000 euro.
Avere un sistema di segnalazioni in azienda porta enormi vantaggi in termini di gestione delle problematiche e prevenzione delle frodi: secondo l’Association of Certified Fraud Examiners, il 42% dei casi di frode aziendale viene scoperto grazie alle segnalazioni dei whistleblower.
Sempre più aziende e pubbliche amministrazioni, quindi, sono tenute a dotarsi di un sistema di segnalazione interno: questo permette ai dipendenti dell’azienda di segnalare le irregolarità attraverso un percorso guidato in modo semplice e veloce.
Il whistleblowing nella pubblica amministrazione italiana è già un obbligo da diversi anni. Si tratta di un sistema di segnalazione che è previsto in alcuni casi anche nel contesto privato. Tutte le aziende soggette al modello organizzativo n. 231 hanno, infatti, già messo in piedi iniziative di questo genere. Il recepimento della Direttiva europea favorisce la conseguente istituzione di canali di segnalazione interni rivolti a tutte le imprese del settore privato con almeno 50 lavoratori, indipendentemente dalla natura delle loro attività.
A prescindere dal numero dei dipendenti, si tratta di un adempimento che è obbligatorio per tutte quelle imprese che operano nel settore dei servizi finanziari esposti a rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo e per tutte quelle società che operano in settori a rischio. Tutte le aziende del settore privato che rientrano entro queste categorie hanno tempo fino al 17 dicembre 2023 per istituire un canale di segnalazione interno.
Recentemente Synesthesia e Smart Flow hanno presentato “Smartleaks”, un sistema di whistleblowing basato su GlobaLeaks per integrare nei siti web aziendali procedure anonime di segnalazione. Lo strumento risponde alla Direttiva Europea 2019/1937 e si rivolge a imprese del settore privato con almeno 50 dipendenti o operanti in settori a rischio. Smartleaks garantisce l’anonimato, la riservatezza e la protezione del segnalante, facilitando la denuncia di illeciti o comportamenti scorretti in azienda. Per saperne di più clicca qui.
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