Maggio 2023, la Prof.ssa Paola Pisano, docente di “Economia e gestione delle imprese e dei modelli di business” presso Università degli Studi di Torino ed ex Ministra per l’Innovazione e la Digitalizzazione, ha tenuto un modulo didattico nel metaverso. Per la sua realizzazione Meta ha fornito il supporto tecnologico e Synesthesia si è occupata del design. Un’esperienza didattica innovativa per ragionare sugli scenari di evoluzione del mondo della formazione. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione con i dipartimenti dell’Università degli studi di TorinoCulture, Politica e Società ed Economia ed Economia e Statistica “Cognetti De Martiis” con il prezioso contributo dei professori Matteo Migheli, Luca Console, Massimo Pescarollo e degli studenti Dorin Ciornohal, Gabriel Buhnila, Giorgia Colucci.
In Italia l’interesse crescente per il metaverso ha portato nel corso degli ultimi due anni a esplorare nuovi campi di applicazione in diversi ambiti – dal mondo delle aziende a quello delle università – con alcune interessanti iniziative. È proprio questo il caso dell’innovativo progetto che ha coinvolto qualche mese fa l’ex Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione e docente dell’Università degli Studi di Torino Paola Pisano, il Corso di laurea Innovazione Sociale, Comunicazione e Nuove tecnologie (ICT UniTo), Meta e Synesthesia.
Il progetto di sperimentazione, nato durante il corso di “Economia e gestione delle imprese e dei modelli di business”, ha coinvolto 42 studenti del secondo anno dell’ateneo piemontese che hanno partecipato alle lezioni in tre diverse modalità: tradizionale (in presenza), ibrida, e sperimentale, quest’ultima caratterizzata dall’utilizzo di visori per la realtà virtuale Meta Quest 2. Tema del corso: “Tecniche di negoziazione”. Si tratta della prima sperimentazione dell’ateneo piemontese con il metaverso, un’esperienza interattiva e stimolante che punta a rivoluzionare il mondo della formazione universitaria.
La lezione nel metaverso della Prof.ssa Paola Pisano aveva l’obiettivo di esplorare l’impiego delle tecnologie nell’apprendimento. Durante la sperimentazione il corso di laurea ICT ha collaborato direttamente con Meta, che ha fornito il supporto tecnologico, e la digital experience company torinese Synesthesia, che si è occupata del design di ambiente e personaggi utilizzando Spatial, una delle principali piattaforme virtuali collaborative. Interessante curiosità: gli avatar impiegati durante la simulazione sono stati generati con connotazione sia di genere corrispondente sia “neutra”, cioè non identificabile. Durante la lezione, sono stati coinvolti, inoltre, anche sociologi e psicologi che hanno osservato con attenzione lo svolgimento delle lezioni.
I risultati del progetto sono stati piuttosto positivi:
“Come docenti, il nostro obiettivo è preparare i giovani affinché possano affrontare le proprie sfide future nel migliore dei modi. Questo si realizza attraverso un approccio alla didattica che deriva da pratiche e esperienze del passato ma anche attraverso nuovi strumenti e framework che il presente mette a disposizione. L’introduzione di tecnologie avanzate come il metaverso e l’intelligenza artificiale nell’insegnamento e nell’apprendimento, permette di creare un ambiente educativo inclusivo e personalizzato dove sperimentare direttamente le teorie apprese, migliorando la propria capacità di lavorare in team e affrontare problematiche nuove” (Paola Pisano, Prof.ssa di Innovazione all’Università di Torino).
“La formazione è un tema che ci interessa tantissimo. Questo progetto ci ha fatto capire tante cose in merito al ruolo che il metaverso svolge nell’apprendimento. I risultati sono stati molto incoraggianti e ci spingono ad andare oltre, a esplorare nuove tecnologie e nuovi “mondi virtuali” per migliorare l’esperienza digitale di tutti gli studenti e non solo” (Francesco Ronchi, Presidente & Founder di Synesthesia).
Come abbiamo visto finora l’impatto del metaverso e della realtà virtuale sul mondo della formazione può apportare enormi benefici in termini di coinvolgimento e apprendimento. Dal punto di vista tecnologico, c’è ancora molto da fare. Dare vita a uno spazio virtuale sul metaverso, dedicato esclusivamente alla formazione universitaria che sia davvero accessibile a tutti rappresenta la vera sfida da affrontare.
Come sarà l’università del futuro? Sicuramente un luogo più connesso, dove anche la realtà virtuale (insieme all’Intelligenza Artificiale) diventerà una parte fondamentale della didattica universitaria e non solo. La strada è già stata tracciata ed è partita da Torino.
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