Giulia Mella di Smart Flow ci svela come sistemare i cookie sul sito internet

Intervista

30 Novembre 2021

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Versione breve 45

Dal gennaio 2022 al Garante basterà navigare sul sito web di un’azienda per verificare che siano rispettate le nuove linee guida sui cookie. Una loro corretta gestione è dunque fondamentale per gli utenti e per tutte le organizzazioni. Giulia Mella di Smart Flow in questa video intervista ci svela come sistemare i cookie sul sito internet.

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Giulia, perché oggi è diventato così importante sistemare i cookie sui siti web?

“Dobbiamo sistemare i nostri siti web perché il Garante della Privacy ha pubblicato le nuove linee guida sui cookie.  L’idea è di aiutare a mettere in ordine gli orrori che proliferano in rete. Sapete tutti quanto è difficile navigare su un sito web con i continui pop up e banner che ci impediscono di proseguire. Ecco il perché di queste nuove regole, che intendono tutelare gli utenti e semplificare la navigazione. Aggiungo che probabilmente da gennaio 2022 inizieranno i controlli online da parte del Garante – e coi controlli le multe”.

A cosa servono i cookie?

“I cookie sono piccoli file di testo che vengono salvati sul dispositivo dell’utente e utilizzati dai siti web per memorizzare alcune informazioni. I cookie per esempio vengono usati per tenere traccia della lingua con cui si preferisce visualizzare i contenuti, o dei prodotti aggiunti al carrello nel caso di un e-commerce”.

L’attivazione dei cookie avviene già al primo accesso in un sito web?

“Esatto. Fin dal primo accesso, i siti web cominciano il tracciamento delle informazioni dell’utente in modo da poterle riutilizzare in futuro per diversi scopi”.

Che vantaggi porta usare i cookie su un sito web?

“Come si può immaginare uno degli scopi più comuni per i quali vengono usati i cookie è tracciare le abitudini di navigazione degli utenti in modo da poter offrire pubblicità personalizzata. Avete presente quando, navigando sul web, vi ritrovate ovunque la pubblicità di quella stessa lampada che avete appena visto sul sito dell’Ikea? Tutto merito dei cookie, che permettono a Ikea di profilarvi per raggiungere i suoi obiettivi di business. L’uso dei cookie quindi può essere utile sia alle aziende, sia agli utenti: infatti permette di proporre contenuti personalizzati”.

È sempre necessario richiedere il consenso all’utilizzo dei cookie attraverso un banner?

“Quando un sito persegue l’obiettivo di profilare i propri utenti, il consenso è obbligatorio. Non solo: il consenso deve precedere l’inizio del tracciamento. In altre parole finché l’utente non accetta i cookie, il sito web non può nemmeno cominciare la profilazione”.

Come si fa a navigare senza essere profilati? Basta chiudere il banner cliccando sulla “X”?

“La X serve proprio a semplificare il (naturale) rifiuto del tracciamento. Immaginate che l’esperienza degli utenti venga assimilata a quella in un negozio fisico. Devo poter entrare e fare un giro senza che nessuno sia in grado di riconoscermi. Il gestore del negozio naturalmente può chiedermi dei dati e devo poter essere libero di decidere se darglieli o meno”. 

Chi naviga su un sito web può cambiare le preferenze espresse precedentemente?

“Certamente. Per supportare fino in fondo l’idea di trasparenza che sostiene queste linee guida è necessario fornire agli utenti la possibilità di gestire con facilità le preferenze espresse in precedenza. Questo si può fare attraverso un’area accessibile sul sito, come per esempio una pagina dedicata ai cookie”.

Per quanto tempo devono essere registrate e conservate le preferenze dell’utente?

“La scelta dell’utente deve essere registrata e conservata per un periodo prolungato di almeno 6 mesi”.

Perché conviene ai gestori dei siti seguire le linee guida del garante?

“Sempre di più gli utenti imparano a dare valore alla propria privacy e a valutare positivamente i fornitori di servizi e di beni che sono sulla loro lunghezza d’onda. Una corretta gestione dei cookie è probabilmente la prima occasione che possiamo cogliere per dimostrare che lavoriamo bene, il primo biglietto da visita della nostra azienda al pubblico. Non dimentichiamoci che da gennaio 2022, al Garante basterà navigare sul sito web di un’azienda per fare un controllo. In altre parole, non gli sarà più necessario ispezionare a fondo l’impianto privacy della nostra azienda per emettere una sanzione. E poi, se trova o gli viene segnalato un sito internet con i cookie fuori posto non procede ad una verifica ancora più adeguata?”

Quali caratteristiche NON deve avere il banner?

“Vediamo insieme i 4  errori da evitare:

  • il famigerato cookie wall: un monolite che oscura i contenuti tenendoli in ostaggio finché l’utente non accetta di essere tracciato; 
  • il viscidone: l’insidioso, quello che fa valere un semplice scroll o un qualsiasi clic sulla pagina come un consenso; 
  • la peperonata, quella che non si riesce a digerire, che si ripropone, insistentemente, all’utente che ha già espresso le proprie preferenze;
  • il labirinto che rende arzigogolata la strada per rifiutare i cookie costringendo l’utente a una maratona di click.
  • Errore bonus n.5: non affidarsi a SynesthesiaSmart Flow!”

Synesthesia collabora con Smart Flow, digital experience company italiana che offre a grandi aziende, PMI, Pubblica Amministrazione e professionisti le competenze organizzative, tecniche e legali per indirizzare e mantenere la compliance al GDPR.

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