CItyAround: intervista ad Alberto Volpe

Intervista

21 Ottobre 2019

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Versione breve 45

Start-up e innovazione: i nostri partner si raccontano. CityAround è l’applicazione perfetta per turisti e residenti per conoscere la città di Torino nel modo più ecologico e divertente, esplorandola in autonomia (a piedi o in bici) ma con il vantaggio di poter essere guidati attraverso i punti di interesse più belli e importanti. Alberto Volpe, ideatore di questa innovativa app per iOS e Android sviluppata da Synesthesia, ci racconta com’è nata CityAround e cosa offre agli utenti.

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Com’è nata l’idea di CityAround?

“Nasce da 15 anni di esperienza nel settore del turismo e degli eventi (Torino, Lampedusa, Egitto, Brasile e Madagascar) e da una necessità che io stesso, viaggiando molto, ho sperimentato: sapere dove andare e come muoversi in un posto che non si conosce. Quanto più è grande la città tanto è più difficile capire cosa visitare, che percorsi seguire e a cosa dedicarsi. Pensando agli autobus per turisti ho ideato un modo per vivere i punti più belli o importanti delle città con più autonomia e in modo più ecologico. Insomma CityAround è un prodotto di facile utilizzo per conoscere una città nuova quando ci si arriva.”

Il video promozionale di CityAround

Cosa offre CityAround?

“L’utente scaricando l’applicazione ha la possibilità di scegliere tra diversi circuiti da svolgere in bicicletta o a piedi. Il navigatore del cellulare porterà l’utente nel punto del circuito più vicino a lui, tramite geolocalizzazione, e a quel punto verrà guidato lungo il percorso con la possibilità di fruire dei contenuti relativi ai punti di interesse (sia scritti che audio).

Tutti i circuiti sono ad anello, in modo da permettere ai partecipanti di non ripetere al ritorno lo stesso percorso.

CityAround è l’applicazione “turistica” ma parallelamente stiamo costruendo GreenMeAround che sarà dedicata esclusivamente al mountain bike, e che nasce per rivitalizzare un circuito torinese in particolare chiamato “Anello Verde”.

Questo progetto è nato con la consapevolezza che attualmente il turismo si sta molto interessando a tutto quello che riguarda la natura e l’aspetto ecologico (per fortuna).

L’Anello Verde sarà il punto di congiunzione tra i due progetti, in modo che l’offerta sia a disposizione sia di chi è interessato allo sport, sia di chi è interessato alla cultura e alla città.

I percorsi saranno sempre sviluppati tematicamente in modo da incontrare le necessità e i gusti di tutti (percorso storico, percorso caccia al tesoro per i bambini ecc.)”.

Perché proprio Torino?

“Innanzitutto io sono di Torino, conosco quindi la città e avevo i contatti necessari per iniziare questo progetto. Inoltre con molte delle persone che hanno partecipato il progetto siamo giunti alla conclusione, scherzosa, che – quello che funziona a Torino funziona dappertutto -”. Infatti dopo aver provato il test a Torino il format potrà essere declinato in tante altre città (il primo posto successivo a Torino sarà probabilmente Milano)”.

A che punto è la start-up?

“Siamo online da 80 giorni con 4 circuiti per la fase di test. I dati non permettono di fare delle analisi precise considerando il poco tempo trascorso dal lancio ma finora i risultati sono incoraggianti”.

Quali sono i circuiti attualmente disponibili?

“Sono tutti circuiti ad anello e non durano più di mezza giornata.

Un anello è sul lungo Po ed è declinato in due versioni: uno per chi va in bici uno per chi si sposta a piedi. Il terzo anello, chiamato «La vista più bella»  porta fino alla terrazza dei Cappuccini e il quarto circuito percorre il centro storico della città.” 

Quali sono le difficoltà incontrate finora?

“Principalmente il tempo. Volevamo far uscire i primi circuiti per l’estate, in modo che fossero facilmente fruibili dagli utenti in vacanza, ma per farlo abbiamo dovuto velocizzare i processi, e il tempo (e la burocrazia) non è mai un fattore che va trascurato quando si pianifica un progetto. 

Da un punto di vista tecnologico sicuramente dover declinare un’applicazione così complessa e sfaccettata su ogni sistema operativo è stata una bella sfida, in relazione al poco tempo che abbiamo avuto per fare il lancio in estate”.

La soddisfazione più grande?

“L’entusiasmo e la disponibilità di tutte le persone, gli enti e le istituzioni che sono state coinvolte nel progetto: Comune, assessorati, Consulta per le Persone in Difficoltà (con cui stiamo lavorando per rendere accessibili questi circuiti)”.

Quali sono i punti di forza di CityAround?

“L’entusiasmo è dato anche dai punti di forza del progetto: il mercato è ampio, il servizio è molto utile per i turisti e per le città che li ospitano (Torino dal punto di vista turistico sta crescendo notevolmente). Per questa primavera l’app sarà ottimizzata e completa almeno al 75%: dobbiamo sicuramente essere più che pronti, funzionanti, attivi per l’arrivo nel 2021 delle ATP (il primo approdo assoluto in Italia del torneo che elegge il Maestro del tennis)”.

Qual è stato l’apporto di Synesthesia a CityAround?

“È stato fondamentale: Synesthesia si è occupata di tutto l’aspetto tecnico e grafico dello sviluppo dell’applicazione. Ho apprezzato molto la grande disponibilità, considerando anche i tempi stretti, e l’ottima capacità risolutiva degli ostacoli incontrati lungo il cammino”.


Tra percorsi storici, artistici e naturalistici CityAround è la start-up per chiunque voglia visitare una città in modo organizzato e autonomo, rispettando il principio fondante di questo progetto: sostenibilità e innovazione.

Se hai domande o feedback, scrivici. Saremo contenti di leggere le tue richieste o le tue opinioni.

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