Oltre i confini della tela: tra AI e “arte”

AI

1 Agosto 2023

Condividi su:
Versione breve 45
AI Musei

E se DALL-E e le altre intelligenze artificiali ci dessero la possibilità di osservare oltre i confini di un dipinto? Questo soddisferebbe la nostra curiosità del “cosa c’è dopo” o rovinerebbe tutta la magia del passeggiare con il naso all’insù tra le gallerie degli Uffizi di Firenze? Le intelligenze artificiali sfruttano la nuova funzione “outpainting” per ampliare i confini dei dipinti più famosi della storia dell’arte, aggiungendo oggetti ed elementi che danno vita ai personaggi delle opere. Scopriamo insieme come questa nuova opzione potrà andare a modificare l’approccio dei visitatori dei musei. 

Versione completa 1
Condividi su:

Dare vita ai personaggi dei dipinti con l’AI 

Se un anno fa ci avessero detto che, con l’intelligenza artificiale, sarebbe stato possibile generare immagini ex novo con una semplice descrizione di cinque parole o addirittura un’intera tesi universitaria, non ci avremmo creduto. Ma fin dove possiamo spingerci?

 DALL-E è solo uno dei tanti modelli di intelligenza artificiale che sfrutta la nuova funzionalità, meglio conosciuta come “outpainting”. La nuova opzione consiste in un generatore di illustrazioni che, tramite un input di testo, esprimibile in linguaggio naturale, rilascia un output di immagini con la possibilità di estendere i confini del dipinto originale, estrapolando dati all’infinito, fino al soddisfacimento dell’utente che genera la query. L’outpainting ha l’obiettivo di dare maggiore libertà alla creatività dando vita ai protagonisti dei dipinti, mantenendo lo stile e i tratti distintivi dell’autore originale. 

La coerenza dell’(artista) artificiale

Con l’aiuto umano, l’intelligenza artificiale può “immaginare” cosa c’è oltre selezionando le aree vuote della tela per generare una cornice del tutto nuova.

Uno degli esempi più sbalorditivi è il caso de “La ragazza con l’orecchino di perla” di Johannes Vermeer. Il dipinto va oltre lo sfondo omogeneo e scuro dell’originale, in cui al centro dell’attenzione l’artista aveva posto il famoso orecchino e lo sguardo vivo della giovane ragazza. Ora, non possiamo non notare l’ambiente in cui si trova alle sue spalle della donna: oggetti, piante, una cucina, una vita. Il tutto con lo stile del pittore olandese, i colori ombrosi degli sfondi, i volti dei suoi protagonisti illuminati da una particolare bellezza e i giochi di luci e ombre che rendono ogni suo quadro enigmatico e una vera e propria icona.

 A sorprendere (o spaventare), in tutto ciò è l’estrema coerenza: ogni elemento inserito dall’(artista) artificiale potrebbe essere davvero esistito in una cucina del 1665, ma siamo sicuri che tutto questo non porti alla completa snaturatezza degli artisti e delle loro opere, modificando completamente il significato originale dei dipinti?  

Stiamo sottovalutando la forza delle AI? 

Per molti le nuove prospettive dell’intelligenza artificiale sono attraenti, ma ad altri l’enorme potenziale delle nuove innovazioni provoca perplessità. Sono molteplici le conseguenze da tenere in considerazione quando si discute di AI nell’industria artistica, una delle tante è sicuramente l’aspetto etico: la violazione del copyright e la mancanza di riconoscimenti agli artisti, sono i problemi maggiormente esposti e dibattuti anche da istituzioni e nelle sedi legislative. 

Non solo nelle arti figurative, anche nel cinema e nel mondo della scrittura gli attori coinvolti stanno manifestando maggiori tutele contro l’uso indiscriminato delle intelligenze artificiali. Una notizia ci arriva dal mondo del cinema americano: i sindacati degli attori americani, la Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (Sag-Aftra), insieme al Writers Guild of America (WGA) sono entrati in sciopero, preoccupati della potenza dell’intelligenza artificiale e dalla paura che le forme di automazione possano sottrarre loro il lavoro, creando prodotti del cinema al posto degli sceneggiatori o addirittura che le intelligenze artificiali vengano addestrate sugli attori di film e serie TV. Questa convinzione si è estesa a molti altri settori, compreso il giornalismo che ha iniziato a considerare gli articoli elaborati dalle macchine, delle vere e proprie minacce per il mondo giornalistico. 

L’intelligenza artificiale: limite o libertà? 

L’approccio all’arte e alle altre forme di intrattenimento e informazione subiranno ripercussioni importanti. Nonostante tutto, il ruolo più rilevante è sicuramente riservato ai lettori, ai visitatori di musei e gli spettatori  di film e serie TV. Spetterà a loro decidere se riconoscere l’importanza delle menti (umane) creative, cercando di guardare e  immedesimarsi  negli occhi degli artisti o avvicinarsi ai prodotti dello spettacolo senza condizionamenti, con la libertà personale di poter immaginare e ampliare i confini dei dipinti o “creare” finali sorprendenti.

Il tema è complesso e i cambiamenti (anche da parte delle istituzioni) non tarderanno ad arrivare, non ci resta che attendere le novità. Ora, tra le tante domande che ci possiamo porre, una spicca tra tutte: con quali occhi e con che aspettative nel futuro prossimo visiteremo  un museo, leggeremo un articolo di giornale o guarderemo un nuovo film? 

Illustration: August Kamp × DALL·E, outpainted from Girl with a Pearl Earring by Johannes Vermeer


È il momento giusto per creare un’esperienza utente completamente nuova e il nostro team è già pronto per supportarti in tutte le fasi, dalla progettazione allo sviluppo vero e proprio. Contattaci per saperne di più!

Contattaci

Immagineremo insieme il tuo progetto

Lo realizzeremo con amore e passione
Il nostro team è a tua disposizione

Iscriviti alla nostra
newsletter

Il modo migliore per rimanere in contatto con noi

Privacy Policy