L’intelligenza artificiale di Amazon e Apple: il percorso per colmare il ritardo sui competitor

AI

7 Dicembre 2023

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Amazon e Apple, tra i protagonisti indiscussi del settore tecnologico, si sono trovati ad affrontare la sfida dell’intelligenza artificiale in ritardo rispetto a competitor come Google, Microsoft e la “piccola” OpenAI. Tuttavia, entrambe le aziende stanno intensificando gli sforzi per colmare il divario e competere nel campo dell’IA. Saranno in grado di avvicinarsi o addirittura superare le altre big tech? Scopriamolo insieme.

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Amazon: il progetto “Q”

L’azienda di Jeff Bezos annuncia, tramite la sua piattaforma Amazon Web Services (AWS), l’introduzione di due modelli di linguaggio basati sull’intelligenza artificiale che si occuperanno di generazione di testi e di personalizzazione delle ricerche web degli utenti.

Il vice presidente della unit AWS, Swami Sivasubramanian, sottolinea l’importanza di questi modelli che saranno in grado di aiutare gli acquirenti a trovare prodotti più facilmente e ad alimentare alcuni elementi di Alexa, per rendere l’assistente personale ancora più intelligente e intuitivo, grazie al LLM (Large Language Model).

Le soluzioni che Amazon intende implementare permetteranno, grazie all’integrazione Action Controller, di favorire una comunicazione più diretta e naturale con l’assistente vocale, con l’obiettivo ambizioso di costruire una tecnologia in grado di operare quasi completamente al posto dell’utente per quanto riguarda, per esempio, le smart home e la domotica.

Durante la conferenza Aws re:Invent 2023 tenuta a Las Vegas il 28 novembre, Amazon ha, inoltre, svelato il progetto Q, il nuovo chatbot (come Chat GPT per OpenAI) dedicato interamente alle aziende che, tra le varie funzioni, sarà in grado di completare automaticamente i codici sorgente e si potrà connettere a più di 40 strumenti aziendali per una corretta condivisione di informazioni.

Il LLM di Amazon, chiamato Olympus, verrà, inoltre, addestrato con circa duemila miliardi di parametri da cui attingere, lanciando una vera e propria sfida ai rivali di OpenAI che, invece, ne utilizza “solo” mille miliardi.

Apple: il progetto “Ajax”

L’azienda di Cupertino, dopo esser stata proclamata “brand più influente al mondo” per l’undicesimo anno di fila da Interbrand, è fortemente impegnata anche sul campo dell’intelligenza artificiale.

Da quattro anni un team guidato da John Giannandrea (ex capo ricerca di Google) lavora con l’obiettivo di creare un AI che sia in grado di conversare ed eseguire comandi vocali complessi, per superare definitivamente lo storico assistente vocale Siri.

Tim Cook ha anticipato che il team di innovazione è impegnato nella realizzazione di  un framework proprietario di nome “Ajax” che avrà all’interno un chatbot, anch’esso proprietario, denominato “Apple GPT” e che verrà addestrato con circa 200 miliardi di parametri utili alla costruzione della migliore AI conversazionale ma realizzata prima.Il motore neurale di questo ambizioso progetto sarà il chip A17 pro di Apple, che è stato lanciato da Apple a settembre 2023 con l’uscita del nuovo iPhone 15.

L’azienda, inoltre, intende implementare Xcode con l’intelligenza artificiale, così da poter assistere automaticamente gli sviluppatori app, da sempre punta di diamante del colosso di Cupertino.

Quali saranno i prossimi passi?

Il tema dell’intelligenza artificiale è il più discusso dell’ultimo anno, due giganti come Amazon e Apple non possono limitarsi a rincorrere le altre multinazionali arrivate (incredibilmente) prima e promettono quindi ingenti investimenti in questo settore.

Amazon ha deciso di investire 4 miliardi di dollari in una start-up chiamata Anthropic (fondata da ex dirigenti di OpenAI), Apple, invece, dichiara l’intento di investire un miliardo l’anno in progetto di AI.

La domanda: “Perché questo incredibile ritardo?” al momento non ha trovato alcuna risposta. Gli analisi e gli esperti del mondo Tech dicono che in fondo non ci si aspettava l’exploit della piccola ma dinamica OpenAI e l’interesse degli utenti attratti da un’ottima user experience, o che semplicemente i due colossi abbiano avuto meno personaggi talentuosi nei loro team di lavoro.

Per scoprire chi vincerà la nuova corsa all’oro dell’AI, non ci resta che attendere le novità che sicuramente saranno ancora un super trend topic per il 2024. Resta sintonizzato/a con il nostro Synblog per non perderti le informazioni più aggiornate e curiose dal mondo tech.

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