Abbiamo intervistato Michel Mazumder e Giorgia De Andreis, rispettivamente Senior Mobile Developer e Senior Web Developer in Synesthesia Technologies. Abbiamo scoperto che per ogni problematica c’è sempre una soluzione fuori dagli schemi e che ci si può divertire “facendo informatica”. Buona lettura!
Michel, come si diventa un senior mobile developer?
“A long time ago in a galaxy far, far away…” [sorride].
Ho iniziato il mio viaggio nel mondo dell’informatica ormai nel secolo scorso, affrontando tutti gli stravolgimenti tecnologici portati dalla diffusione di Internet e dei dispositivi Mobile. Surfare sulle onde della rivoluzione è stato (ed è ancora oggi!) entusiasmante: una carriera di lunga data significa conoscere sempre più da vicino il termine “diverso”, inteso come “tanto”: tante tecnologie, esperienze, tanti contesti, colleghi, clienti, ambiti…
L’approdo nel team Technologies di Synesthesia ha rappresentato per me la ciliegina sulla torta: qui si respira innovazione e tecnologia e si condivide una passione.
Quindi, per tornare alla domanda, credo si diventi Senior Developer con l’esperienza, certo, ma anche con lo studio, la passione, la condivisione delle conoscenze con i colleghi, l’altruismo e la curiosità.
Giorgia, cosa significa per te oggi essere una senior web developer in Synesthesia?
Significa molto e molto più di un semplice job title: rappresenta l’intero percorso di crescita che ho fatto all’interno dell’azienda. Ho iniziato a lavorare in Synesthesia come stagista, ho attraversato tutte le fasi di quella che possiamo chiamare “gavetta”.
Essere arrivata alla seniority mi fa capire che tutto l’impegno e il cuore che ho messo in questi anni sono stati riconosciuti e ricompensati e che questo è solo un’altra linea di partenza per continuare a crescere.
Quali sono gli aspetti che accomunano il vostro lavoro e quali invece lo differenziano?
I nostri lavori si possono considerare come due facce della stessa medaglia. Per quanto magari a livello tecnico possano esserci delle differenze, il prodotto finale è il risultato dell’unione di entrambi gli sforzi.
Per esempio, per ogni funzionalità da sviluppare io e Michel lavoriamo in modo parallelo, aggiornandoci costantemente sullo stato dello sviluppo e sull’interazione dei nostri componenti affinché funzionino come un organo unico.
Esattamente! Credo che siano molte più le cose in comune di quelle che non lo sono. Con Giorgia si lavora side by side quotidianamente, affrontiamo le stesse problematiche solo da punti di vista diversi. Lavoriamo insieme su alcuni progetti e su questi siamo praticamente un tandem: a fronte di un componente software da implementare dobbiamo analizzare e trovare la soluzione ideale su cui ci confrontiamo tecnicamente e funzionalmente per trovare l’output migliore; quando poi passiamo al “coding” ci occupiamo semplicemente di due aspetti diversi (front-end Giorgia, back-end io) ma talmente correlati da non poter essere considerati troppo distanti
Cosa non deve mancare nella mente di un mobile/web developer?
La voglia di divertirsi facendo informatica: davanti a sfide e problematiche sempre diverse che in questo lavoro si presentano quotidianamente, la mente di un developer “che si diverte” sviluppa un’attitudine attiva al problem solving:
non ci si limita a eseguire istruzioni, ma si partecipa ai progetti comprendendo le necessità e il contesto di business, suggerendo miglioramenti, anticipando eventuali situazioni e problemi.
La convinzione che per ogni problema esiste sempre una soluzione fuori dagli schemi. Bisogna tenere la mente sempre aperta ad ogni idea o suggerimento perché a volte – per risolvere i problemi – è solo questione di prospettiva.
Nella vostra mansione, quanto è importante il lavoro di team e quanto invece il vostro lavoro è frutto di uno sforzo individuale?
Direi che si equiparano, sono entrambi importanti. Pensiamo ad un formicaio: ogni formica ha il proprio ruolo, ma l’obiettivo finale è lo stesso. Il nostro compito è quello di consegnare un progetto completo e funzionante e per raggiungere questo obiettivo interagiamo tra di noi, ci scambiamo dati e idee affinché le features sviluppate singolarmente da ognuno possano incastrarsi correttamente e funzionare in armonia con le altre.
Sono molto d’accordo con Giorgia.
Un team è fatto di individui ed a ciascun membro del team è delegato un ruolo importante. Una squadra formata da professionisti competenti, collaborativi e motivati è un team vincente, dunque lo sforzo individuale verte sugli aspetti che poi fanno di un team un buon team: la consistenza, la correttezza, la qualità del singolo componente sono vitali per il funzionamento dell’insieme.
Quella del web e mobile developer è una figura richiestissima. Perché è così importante per enti o aziende affidarsi a professionisti come voi?
Direi che i motivi sono diversi.
Il primo è giustamente l’esperienza: abbiamo fatto un percorso di studi e di sviluppo di soft skill proprio per poter lavorare meglio in questo ambito e poter fornire il supporto adatto per ogni tipologia di progetto.
Il secondo è il flusso di pensieri e di analisi che applichiamo. Il problem solving è fondamentale, saper solo scrivere codice molto spesso non basta e se non si hanno le giuste capacità si rischia di produrre qualcosa di impreciso, mancante.
Infine direi il fattore umano: parliamo tanto di AI e anche io credo nelle sue potenzialità, certo, ma credo anche che sia uno strumento da consegnare nelle mani di professionisti in grado di usarla e ottimizzarla per generare un prodotto ancora migliore.
Aggiungo che il nostro approccio, vivendo il nostro lavoro con divertimento e passione, non è quello del semplice esecutore delle richieste a volte un po’ “caotiche” dei clienti.
Nel team Technologies quando affrontiamo un progetto lo facciamo nostro e la distinzione tra “cliente” e “fornitore” si trasforma in un rapporto di collaborazione e condivisione. Non ci risparmiamo neanche quando c’è da fare quel qualcosa in più che trasforma un artefatto software da mediocre a eccezionale.
Michel, cosa invidi del lavoro di Giorgia? E tu, Giorgia, cosa vorresti “rubare” del lavoro di Michel?
I complimenti dei clienti 🙂
Il front-end di cui si occupa lei è sicuramente la parte più evidente del nostro prodotto, la punta dell’iceberg: i committenti e in generale il pubblico del software interagiscono direttamente con i moduli scritti da Giorgia, pertanto le lodi sono tutte per lei!
Proprio perché i clienti quando interagiscono con il prodotto vedono principalmente la parte sviluppata da me, un qualsiasi problema, può sembrare solo un mio errore. Un po’ invidio il fatto che il lavoro di Michel sia spesso dietro le quinte!
Come diceva Giorgia…a volte è davvero solo questione di prospettiva!
Grazie all’esperienza e al know-how dell’area Technologies, Synesthesia trasforma idee in soluzioni digitali innovative, realizzate su misura per ogni esigenza. Sei pronto a sviluppare il tuo prossimo progetto? Contattaci: insieme possiamo costruire il futuro delle tue idee!
Lo realizzeremo con amore e passione. Il nostro team è a tua disposizione.