Synesthesia e il progetto Word Ladders dell’Università di Bologna. Abbiamo intervistato la Professoressa Marianna Bolognesi 

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11 Settembre 2023

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Word Ladders

Word Ladders è un gioco linguistico sviluppato da un gruppo di ricerca dell’Università di Bologna (UniBO) che si pone l’obiettivo di raccogliere e studiare dati linguistici sulle associazioni di parole (in italiano e in inglese), per comprendere meglio la struttura del lessico mentale degli utenti in relazione all’età, alle abitudini di lettura e alle professioni. Synesthesia è stata coinvolta nel progetto per quanto riguarda l’attività di refactoring dell’app Word Ladders al fine di effettuare una ristrutturazione del codice per renderlo più performante e facile da mantenere. Abbiamo intervistato la Professoressa Marianna Bolognesi, coordinatrice del progetto di ricerca Abstraction, che ci ha parlato della genesi del gioco, dei suoi sviluppi futuri e della collaborazione con Synesthesia.

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Com’è nata questa idea? Da quali presupposti e considerazioni parte questa ricerca?

“L’idea nasce da una semplicissima considerazione: quando leggiamo un testo, spesso ci sono parole che ci risultano essere o troppo specifiche e quindi magari incomprensibili, o troppo generiche, e quindi poco informative e in un certo senso inutili o comunque inappropriate. Immaginate una ricetta di cucina in cui le istruzioni ci dicono di aggiungere “della polvere bianca” all’impasto. Ecco, una descrizione così generica non aiuta certo a creare un buon prodotto finale. Se poi la ricetta prevedesse l’uso di farina di grano duro e non quella di grano tenero, questo andrà specificato, perché indicando solo il termine “farina” non si è sufficientemente precisi e si rischiano errori.

La ricerca scientifica focalizzata sulla comprensione del linguaggio negli ultimi decenni si è concentrata sulla distinzione tra comprensione di parole astratte (tipo “libertà”) e parole concrete (tipo “tavolo”). A oggi, sappiamo che le parole concrete sono più facili e veloci da comprendere, si ricordano meglio e vengono imparate prima dai bambini rispetto alle parole astratte. La variabile della specificità però (quindi per esempio “polvere bianca” vs. “farina” vs. “farina di grano duro”), non viene mai tenuta in considerazione. Noi pensiamo però che influisca molto nel ragionamento sulle presunte differenze di processing tra parole astratte e parole concrete. Le parole molto specifiche hanno significati più precisi e quindi più “pesanti” da processare, mentre le parole generiche sono più “leggere” perché sono poco precise. Queste differenze, applicabili a concetti sia concreti sia astratti, possono influire sul modo in cui comprendiamo tali parole e sulla percepita chiarezza ed informatività di un qualsiasi testo scritto.

Lo scopo del nostro progetto è dunque quello di capire come interagiscono concretezza e specificità delle parole nella nostra mente e nel linguaggio scritto, per la generazione testi che riteniamo massimamente chiari ed informativi. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo però bisogno di quantificare numericamente la specificità delle parole (per la concretezza queste misure già esistono), per  poter poi usarle in modelli computazionali e analisi statistiche. E da qui è nata l’idea di Word Ladders, un gioco linguistico attraverso il quale invitiamo i partecipanti a costruire scale di parole partendo da una parola iniziale.

Se ad esempio la partita propone la parola “casa” il giocatore deve creare una scala di parole più lunga possibile, aggiungendo sopra a “casa” parole sempre più generiche “es. costruzione, oggetto…) e sotto parole sempre più specifiche (es. villetta, villetta a schiera…). Il nostro gruppo di ricerca analizzerà queste scale per estrarne valori medi di specificità delle parole, mettendole in relazione al tipo di giocatore,  per poter confrontare per esempio la specificità di “casa” nel lessico di bambini e adulti, esperti di un determinato settore e non-esperti, ecc. Questi risultati ci serviranno non solo per capire come sono organizzate le parole nella mente dei parlanti, ma anche per capire l’impatto comunicativo di parole concrete, astratte, generiche e specifiche in vari generi testuali, e possibilmente creare la ricetta giusta per la parola giusta nel contesto giusto. Sì, siamo abbastanza ambiziosi!”

È possibile comprendere meglio la struttura del lessico mentale dell’essere umano attraverso il gioco?

Assolutamente sì. La gamification, cioè l’uso di elementi ludici per motivare e coinvolgere le persone in contesti non ludici, come quello accademico/scientifico, offre vantaggi significativi anche per quanto riguarda lo studio del linguaggio.

Integrando elementi ludici nell’apprendimento linguistico o nella raccolta di dati linguistici come le associazioni di parole, si rende il processo più coinvolgente e motivante, incoraggiando partecipanti diversi a partecipare attivamente attraverso sfide, giochi e competizioni.

In uno studio preliminare che abbiamo condotto su un campione di circa 200 persone, abbiamo fatto svolgere lo stesso compito (cioè la creazione di scale di parole) a due gruppi di partecipanti: un gruppo utilizzava Word Ladders, mentre l’altro gruppo svolgeva lo stesso compito su una piattaforma classica di sondaggi per la raccolta dei dati in ambito accademico (Qualtrics). Abbiamo notato che in media il primo gruppo generava scale di parole mediamente più lunghe rispetto al secondo gruppo, mentre il livello di accuratezza delle parole inserite era stabile tra i due gruppi. Inoltre, dal feedback raccolto, è emerso che il primo gruppo era molto più soddisfatto e propenso a partecipare di nuovo nella sessione sperimentale, rispetto al secondo gruppo. Questi sono vantaggi non da poco.

Come possiamo definire questa esperienza ludica per l’utente?

Per l’utente questa esperienza non è solo un modo per partecipare alla ricerca linguistica, contribuendo attivamente allo studio del lessico mentale. Word Ladders è stata pensata per portare benefici ai giocatori, tanto quanto alla nostra ricerca. Nella app l’utente può monitorare il proprio progresso personale, i propri miglioramenti nel corso del tempo, la propria posizione all’interno di una classifica che può essere filtrata in base a vari parametri sociodemografici, di modo da consentire il confronto di se stessi con giocatori e giocatrici del proprio livello professionale, o della propria età.

 Word Ladders, inoltre, stimola i giocatori a reperire dalla propria memoria quelle parole che non utilizziamo tutti i giorni. Di base, negli scambi comunicativi della vita quotidiana tendiamo ad usare poche parole (sempre le stesse!) che hanno livelli di precisione e specificità medi. Non sono né troppo generiche né troppo specifiche. Word Ladders aiuta i giocatori a fare stretching linguistico, per allungare il nostro vocabolario attivo in più direzioni, e mantenere allenato il nostro lessico. Una mente linguisticamente allenata è molto utile in varie fasi della vita: da bambini, da anziani, e anche in contesti di apprendimento di lingue straniere.

In che modo, quindi, il digitale e il gaming possono aiutare la vostra ricerca per raggiungere gli obiettivi che vi siete posti? 

Con Word Ladders raccoglieremo i dati linguistici sui quali condurremo le nostre analisi. La app mobile nel nostro caso si configura come lo strumento ottimale, perché riesce a raggiungere potenzialmente tutti coloro che posseggono un cellulare o, nel caso dei minori, che hanno l’opportunità di utilizzare un cellulare magari dei propri genitori. Per esempio, mio figlio Sean, di 9 anni, mi chiede spesso di giocare a Word Ladders sul mio cellulare. Addirittura quest’estate ha passato ore al telefono con un suo amico, sfidandosi su Word Ladders e poi discutendo insieme i risultati delle sfide e le posizioni in classifica.

Ci tengo, inoltre, a dire che Word Ladders entrerà quest’inverno nelle scuole pubbliche del territorio. Per il momento, la app è stata inclusa nel Piano Offerta Formativa (POF) biennale dell’Istituto Comprensivo IC7 di Imola. Speriamo che altre scuole seguano questo istituto, che ha dimostrato grande interesse e apertura verso questa collaborazione Università/scuole.

A Imola, infatti, grazie a interventi nelle classi combinati con attività di lettura e comprensione in collaborazione con il corpo docente, misureremo il progresso nell’acquisizione lessicale degli alunni durante l’anno scolastico, utilizzando Word Ladders. A questo proposito, se tra i lettori e le lettrici ci fossero persone interessate a organizzare un intervento nostro nelle vostre classi e scuole, vi invito a contattarci per parlarne insieme.

Perché avete scelto Synesthesia?

Perché ci ha trasmesso da subito un senso di affidabilità e curiosità scientifica verso il nostro progetto. Questo ci ha fatto capire che le nostre esigenze sarebbero state comprese e affrontate nel miglior modo. Siamo molto soddisfatti della nostra scelta.

Marianna, tu coordini il progetto Abstraction del quale fa parte “Word Ladders”. Che cosa significa per te e per il tuo team questa sfida? Che cosa ti aspetti?

Il progetto ABSTRACTION: Unlocking meaning from experience through language, è finanziato da fondi europei per 5 anni, all’interno del quadro Horizon Europe e dello schema European Research Council (grant agreement: ERC-2021-STG-101039777). Questo schema di finanziamenti, che è molto competitivo a livello europeo, favorisce il finanziamento di proposte di progetto considerate “high risk, high gain”, cioè progetti innovativi, che hanno un potenziale di cambiare radicalmente lo stato delle cose in un determinato ambito scientifico/accademico.

Mi aspetto che il nostro progetto Abstraction, che stiamo portando avanti all’Università di Bologna, lavori in questa direzione, e che la nostra app mobile Word Ladders sia lo strumento che effettivamente ci permetterà di raccogliere dati linguistici (scale di parole) che a oggi mancano, coinvolgendo migliaia di partecipanti a giocare, scalare il proprio vocabolario e migliorare il proprio lessico attivo, sia in inglese che in italiano, passando da semplici “scalatori di letti a castello” (come nei primi livelli della app) a “scalatori di montagne” (livelli intermedi), fino a diventare “scalatori lunari” (livelli avanzati). Siamo fiduciosi!

Grazie Professoressa  per la disponibilità.


Per saperne di più sul case study Word Ladders, clicca qui.

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