I-muse

I-Muse

Cosa abbiamo fatto

Sviluppo Mobile App (iOS e Android),
Back Office, IoT, AI

In che anno

2023

Nella categoria

Domotica – IoT, Innovazione,
Artificial Intelligence, Mobile

Tecnologia utilizzata

DatoCMS,
typescript, AI, iBeacon,
Algoritmi predizione V- Predict,
AWS, cloud serverless

Cliente

logo imuse

Per realizzare la tua app

I-muse

Come nasce il progetto

Il progetto I-Muse nasce dalla collaborazione tra Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito della prima edizione del bando “Intelligenza Artificiale”.

La mobile app, sviluppata da Synesthesia, nasce con l’obiettivo di rivoluzionare l’esperienza dei visitatori presso otto dei più importanti musei di Torino: Reggia di Venaria Reale, Museo Egizio – Torino, Palazzo Madama, GAM- Galleria Civica d’Arte Moderna Contemporanea, MAO – Museo d’Arte Orientale, Museo Nazionale del Cinema, Museo Nazionale dell’Automobile e Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli.

La soluzione adottata

Synesthesia ha sviluppato il front end della mobile app, disponibile nelle sue versioni iOS e Android, e il suo back end/office

Nella soluzione l’Intelligenza artificiale (CoreAI), sviluppata dall’Università degli Studi di Torino e dal Politecnico di Torino, gioca un ruolo fondamentale, creando l’itinerario ideale per il visitatore attraverso la selezione e l’abbinamento di opere in base alle preferenze selezionate tramite TAG. L’app, consente ai musei di modificare tutte le informazioni relative al percorso (storia e immagini delle opere) in tempo reale al fine di migliorare l’interazione con il visitatore.
L’app prevede alcune funzionalità specifiche e si sviluppa su tre sezioni:

  • musei” – consente al visitatore di esplorare virtualmente le sale e di sfogliare tutte le opere. La funzione consente, inoltre, di pianificare la propria visita con la visualizzazione delle tappe scelte in precedenza.
  • percorsi” – l’utente sceglie i musei, le opere o i percorsi che più preferisce. Sono disponibili due tipologie di itinerari: uno intra museale (dove vengono coinvolte le opere di un singolo museo) e uno inter museale (con opere di diversi musei). La loro gestione viene regolata da DatoCMS che consente a chi cura l’allestimento del museo  di avere autonomia nella modifica dei propri contenuti. 
  • tappe” – il visitatore può accedere direttamente alle opere proposte dall’app sulla base dei suoi interessi. 

I-Muse, sviluppata con React Native, fornisce ai visitatori l’accesso alle informazioni delle opere esposte e ai percorsi attraverso un’interazione sicura e anonima con i sensori (ibeacons) presenti nei musei. Grazie a questa soluzione è possibile analizzare in modo efficace come i visitatori interagiscono con alcuni punti di interesse al fine di poter da qui migliorare l’offerta dei musei. I-Muse è basata su tecnologie cloud e serverless (AWS) per supportare il crescente numero di utilizzatori dell’app e coordinare tutte le informazioni che provengono dai sensori e dagli algoritmi di intelligenza artificiale. 

Gli algoritmi di IA, in particolare, sono due:

  1. CoreAI – fornisce al visitatore maggiori informazioni sulle opere e sui percorsi museali personalizzati da compiere;
  2. V-Predict – in base allo storico fornisce un’ipotesi di previsione di affluenza nei musei. 

È stato, inoltre, usato DatoCMS che ci permesso di creare contenuti testuali e multimediali in modo dinamico attraverso blocchi modulari e componenti personalizzabili. Questi dati vengono poi mostrati all’interno delle app, sempre aggiornati.
Le API di DatoCMS sono in grado di fornire contenuti mediante una rete di distribuzione dei contenuti, i cui datacenter presenti in tutto il Mondo. Quando viene effettuata una richiesta di pagina, il contenuto viene consegnato all’utente dal server più vicino, rendendo la risposta veloce e a bassa latenza.

L’app interagisce con i sensori Dropper.ai (una dashboard che consente di mostrare le visite in tempo reale del museo, i tempi di permanenza e i percorsi svolti dai visitatori) e iBeacon (sensori che si agganciano al bluetooth del telefono e interagiscono con l’app fornendo informazioni utili all’utente che sia avvicina all’opera) posizionati nei punti chiave dei musei al fine di ottenere preziose informazioni sui flussi di visitatori e consente di fare previsioni future.

I-Muse, infine, prevede la funzione gaming sviluppata dalla società Garycom, che permette ai visitatori di giocare con le collezioni presenti utilizzando 7 differenti videogames. L’esperienza interattiva risulta essere decisamente coinvolgente. 

I-muse
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Risultati

Come sostiene Vincenzo Mollisi (Postdoctoral researcher presso l’Università degli Studi di Torino e Referente del progetto): 

“Il progetto nasce con un bando finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e mira a introdurre all’interno dei musei l’intelligenza artificiale. Noi siamo ricercatori all’università e abbiamo un background accademico, non aziendalistico: avevamo competenze su previsioni e algoritmi ma non sulla creazione delle app. Synesthesia ci ha aiutato dandoci supporto nello sviluppo contribuendo in modo decisivo alla conclusione del progetto”.  

Nadia Campaniello (Professore associato di Economia presso l’Università degli studi di Torino e Referente del progetto):

“Abbiamo vinto la prima edizione del bando sull’Intelligenza Artificiale della società Fondazione Compagnia di San Paolo nel settore “cultura”. Il nostro progetto includeva quattro dipartimenti: due del Politecnico, il Dipartimento di Automatica e Informatica  e quello di Architettura e Design e due dell’Università di Torino, il Dipartimento di Scienze economico-sociali e matematico-statistiche e quello di Management. È  un progetto molto ambizioso che coinvolge 8 musei che insieme raccolgono circa il 64% dei visitatori nel torinese. Hanno poi partecipato 4 associazioni tra cui Associazione Abbonamento Musei, Osservatorio Culturale del Piemonte e Big Data Analysis Lab del Comune di Torino. Una delle componenti del progetto è sicuramente l’app I-Muse che è stata sviluppata in sinergia con Synesthesia. Ci siamo affidati a Synesthesia perché è un’azienda in crescita che ha anche molti altri progetti legati ai musei. Ci seguiranno ancora per affinare l’app, speriamo che in futuro possano nascere altre collaborazioni”. 

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