Advertising e audience: come raggiungere il target giusto

Digital advertising

8 Giugno 2021

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Il settore della pubblicità e dell’advertising ha subito nell’ultimo anno cambiamenti rilevanti tanto sul fronte dei mezzi di comunicazione scelti dalle aziende quanto su quello dell’audience intercettata. In un report risalente allo scorso marzo 2021, Nielsen ha evidenziato un calo della spesa pubblicitaria da parte delle imprese statunitensi del 15% rispetto allo stesso periodo del 2019, pari a circa 20 miliardi di dollari in meno investiti. Ma le differenze più significative non si sono verificate solo sul fronte delle aziende. Anche la fruizione dei mezzi di comunicazione da parte del pubblico ha visto l’emergere di novità importanti. Proviamo a scendere più nel dettaglio e capire quali sono oggi le “strade” da percorrere per intercettare il pubblico interessato.

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I mezzi di comunicazione: dove si incontrano domanda e offerta 

Trovare il mezzo giusto per veicolare un messaggio – e intercettare così un pubblico target – è un obiettivo essenziale per le aziende che operano sul mercato. Le spese pubblicitarie, si sa, costituiscono una voce importante di costo nel bilancio complessivo di un’azienda e se non sono correttamente indirizzate possono tradursi in sprechi e perdite rilevanti. È utile, prima di tutto, capire dove “sta” il pubblico che si vuole raggiungere per poi trovare i mezzi per arrivare proprio in quel “luogo”. Secondo il “Total Audience Report” di marzo 2021 realizzato da Nielsen, i media su cui gli utenti statunitensi maggiorenni trascorrono più tempo nell’arco della settimana sono la televisione e le app/siti web da smartphone, con un tempo rispettivamente di quasi 31 ore per la prima e di 20 ore per i secondi. È la radio, però, il mezzo di comunicazione che raggiunge il pubblico più ampio con un’audience pari all’88%, seguita da app/web su smartphone (85%) e dalla TV (80%). La risposta delle aziende allo scenario appena descritto è “speculare” e laddove si trova il pubblico arrivano le aziende. La televisione costituisce, infatti, la voce principale della spesa pubblicitaria complessiva negli USA, coprendo il 68% del totale, seguita dal digitale con il 15%. La pandemia, inoltre, costringendo tutti a trascorrere molto più tempo nelle proprie abitazioni, ha favorito ancora di più l’utilizzo di mezzi di intrattenimento e comunicazione da sempre molto diffusi come la TV, anche sotto “nuove vesti” (si pensi per esempio alla diffusione delle internet TV). Non stupisce allora il dato che conferma questo medium come il più efficace per intercettare il pubblico di ogni età.

Baby boomers: un pubblico che fa la differenza

L’individuazione del mezzo pubblicitario giusto non basta per far crescere la propria attività. Occorre individuare il pubblico, capire quale siano i clienti più “appetibili”, quale siano le loro caratteristiche, esigenze e desideri per poter poi plasmare un messaggio efficace. Per approfondire il tema prendiamo in considerazione una recente ricerca condotta da Hootsuite che ha evidenziato una presenza sempre più consistente nel mondo digitale dei “baby boomers”, persone nate a cavallo degli anni ‘40 e ‘60 del secolo scorso. Si tratta di una generazione che, nonostante abbia risentito anch’essa delle conseguenza economiche della pandemia, gode mediamente di una situazione finanziaria più “solida” rispetto alle generazioni successive. Secondo i dati riportati da Hootsuite, il 70% degli utenti del web, di età compresa tra i 55 e i 64 anni, afferma di aver effettuato acquisti online nell’ultimo mese e il 37% dichiara di voler continuare, con maggiore frequenza, anche una volta che la pandemia sarà conclusa. Si tratta di un pubblico molto “appetibile” per le aziende di numerosi settori. Trascurare questi dati potrebbe tradursi in un grave errore. La pandemia, inoltre, ha indotto sempre più utenti “baby boomers” a “frequentare” i social network, Facebook primo fra tutti. Secondo i dati in esame, negli ultimi 4 anni, c’è stato un aumento del 66% nella scoperta di nuovi brand da parte dei baby boomers attraverso i social e oltre un quarto trascorre oggi ancora più tempo sui social a causa della situazione pandemica. È fondamentale quindi per le aziende attive sul mercato tenere in considerazione tutti questi aspetti quando si compiono scelte per interagire con il pubblico. 

In conclusione: unire il mezzo al pubblico 

Dopo aver raccolto informazioni accurate in merito alla distribuzione del pubblico sui vari mezzi di comunicazione e aver individuato la clientela potenzialmente più propensa all’acquisto, non resta che “mettere insieme tutti i pezzi” per elaborare una strategia pubblicitaria e di comunicazione efficace. Si è visto come la televisione e il digitale costituiscano oggi i mezzi che riescono a intercettare la quota maggiore di pubblico. Abbiamo individuato il pubblico dei baby boomers come quello più disponibile a fare acquisti anche online e nel lungo periodo. Nel realizzare la propria campagna di comunicazione non resta, dunque, che elaborare il messaggio giusto, che catturi l’attenzione degli utenti più “interessanti” e interessati, tenendo in considerazioni gli elementi (pubblico e mezzo) analizzati e le loro caratteristiche.

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